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1. chip americani Bridgelux di alta qualità: il primo disagio che i growers che utilizzano i Led è la bassa qualità dei diodi (led chip) che le lampade Cinesi utilizzano. Grazie alla cooperazione che da anni portiamo avanti con diversi laboratori di ricerca con sede in California, ci è stato possibile studiare e testare sul campo i migliori diodi presenti sul mercato: i più adatti allo scopo si sono rivelati essere i diodi di produzione americana “Bridgelux”, chip di alta qualità e resistenti a temperature molto elevate (fino a 150°C) con dissipatore di calore in rame
2. sistema di raffreddamento rivisto ed ottimizzato: l'uso del rame invece dell'alluminio ha permesso un risultato ottimo per l'abbassamento della temperatura all'interno della lampada. Anche la struttura interna del pannello è stata rivista ed ottimizzata: grazie a speciali accorgimenti, ci è stato possibile creare spot contenenti 25 diodi l’uno per realizzare pannelli più potenti, ma di dimensioni notevolmente ridotte.
3. modalità di accensione modulare: un’altra delle innovazioni apportate ai pannelli Led Cultilite è quella relativa alla modalità di accensione modulare: abbiamo infatti introdotto la possibilità di accendere metà del pannello o l’intero pannello per permettere al coltivatore di aumentare o diminuire la quantità di luce emessa in rapporto all’aumentare o diminuire del fabbisogno luminoso.
4. 5+1 bande di colore: la scelta delle bande di colore merita una menzione speciale: per essere certi di optare per la migliore combinazione di colori possibile, abbiamo portato avanti una intensa collaborazione con botanici di diverse Università e centri di ricerca.
5. Spettro ottimizzato come il sole: data l’ovvia impossibilità di imitare la luce del sole abbiamo deciso di estrapolare i picchi di massimo assorbimento della luce da parte del la pianta, basandoci sugli esperimenti effettuati dai laboratori di ricerca che cooperano con noi. Un volta individuati tali picchi, abbiamo scelto i diodi corrispondenti a quelle particolari onde luminose e li abbiamo miscelati tra di loro per ottenere la combinazione più efficace e adatta alle fasi di crescita e fioritura delle piante. Ogni spot contiene il seguente numero di diodi:
669nm : 12pcs 639nm : 6pcs 615nm : 2pcs 469nm : 2pcs 439nm : 2pcs 740nm : 1pcs
6. lenti ottiche a 90°: le lenti ottiche associate ad ogni chip hanno la proprietà di far divergere la luce emessa dal diodo al fine di coprire una maggiore porzione di spazio: quando però la lente ottica amplia eccessivamente il fascio luminoso si corre il rischio di subire un’eccessiva dispersione di luce e di avere quindi una lampada meno efficace. Sostituire le classiche lenti ottiche a 120° con le nuove lenti a 90° permette di concentrare il fascio luminoso su una superficie di dimensioni inferiori per aumentare di conseguenza la produzione finale della pianta.
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