In questo articolo trattiamo 2 procedimenti apparentemente simili ma con una funzionalità completamente diverse.
Quando applicare questo procedimento:
Quando ci si accorge che la fertilizzazione è stata troppo intensa e si vogliono evitare spiacevoli sorprese ai fiori e frutti della pianta è bene procedere al lavaggio del substrato per salvare il raccolto. Si consiglia di applicare questa tecnica appena si hanno i primi segnali di over-fertilizzazione e di no aspettare di stare troppo a ridosso del raccolto.
Se avete usato dei fertilizzanti indoor concentrati e avete abusato con le dosi, vedrete che le foglie inizieranno ad ingiallirsi dalle punte che andranno ad arricciarsi verso il basso.
Come applicare il lavaggio radici:
Si tratta di una procedura da eseguire in caso di emergenza, quando si verifica che la posologia di applicazione dei fertilizzanti è stata sbagliata.
Per farlo è indispensabile porre il vaso sopra ad uno scarico provvedendo a far defluire nello stesso, una quantità di acqua pari a 3/4 volte il volume della terra contenuta. In questo modo tutto il terriccio si laverà eliminando i residui dei fertilizzanti.
La procedura è definita d’emergenza proprio perché la pianta subisce uno stress piuttosto importante.
Quando applicare questo procedimento:
Di solito ogni Growers che si rispetti vorrebbe avere un raccolto con sapori naturali. L’utilizzo di un concime PK o stimolatori fioritura o additivi, influisce senza dubbio sul sapore e sull’odore dei frutti che la pianta produce. Quindi si usa questa tecnica di risciacquo finale per eliminare completamente i residui di minerali.
Come applicare il flush finale:
Negli ultimi 6-10 giorni prima del raccolto è possibile applicare la tecnica del Lavaggio Finale sospendendo l’utilizzo di fertilizzanti e utilizzando solamente l’acqua offrendo alla pianta la possibilità di depurarsi consumando le riserve di NPK presenti. Oggio giorno è possibile anche utilizzare un prodotto chiamato Canna Flush si può utilizzare anche per il risciaquo dei substrati inerti, come ad esempio le palline di argilla espansa.
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